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Resto al Sud 2.0

by Gianmario Andriani
Resto al sud 2.0

Resto al Sud 2.0: ecco come funziona e quando parte il nuovo bando Invitalia per i giovani imprenditori

Resto al Sud 2.0: Al vaglio il nuovo bando di Invitalia che promuove la nascita di nuove iniziative di impresa giovanile nei territori del Mezzogiorno.

Vediamo quindi nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere su questa nuova opportunità di finanza agevolata.

Resto al Sud 2.0: a chi si rivolge?

Il nuovo bando Invitali Resto al Sud 2.0 si rivolge ai giovani tra i 18 anni e i 35 anni che intendono avviare un’iniziativa economica in forma:

  • di lavoro autonomo;
  • di libera professione;
  • attività di impresa.

L’attività dovrà essere svolta in una delle regioni del Mezzogiorno, ovvero: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Inoltre i richiedenti devono essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti, ovvero essere:

  • Inoccupati, inattivi o disoccupati
  • Disoccupati del Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori)
  • Lavoratori “working poor”.

Per lavoratori “working poor” si intendono lavoratori con reddito da lavoro dipendente o autonomo corrispondente a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al DPR n. 91/1986.

In aggiunta sono ammissibili le iniziative economiche avviate nel mese precedente la data di presentazione della domanda ovvero inattive alla medesima data.

Le attività possono essere svolte nelle seguenti forme:

  • lavoro autonomo;
  • impresa individuale;
  • Snc;
  • Sas;
  • Srl;
  • società cooperativa;
  • libera professione;
  • società tra professionisti.

Resto al Sud 2.0: In cosa consiste?

Resto al Sud 2.0, come detto, intende promuovere l’imprenditoria giovanile nel Mezzogiorno. Questo strumento concede:

  • voucher a fondo perduto fino a un importo di 40.000 euro (elevabile a 50.000 euro in caso di maggiorazione)
  • contributo del 75% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo massimo di 120.000 euro
  • contributo del 70% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo compreso tra 120.000 euro e 200.000 euro.

Il voucher può essere maggiorato di un importo fino ad € 10.000,00 qualora:

  • Almeno il 20% delle spese sia riconducibile a beni strumentali, materiali o immateriali, o servizi innovativi in campo digitale o dal punto di vista della sostenibilità ambientale;
  • Vengano acquisite, per un importo non inferiore al 50% della maggiorazione richiesta, consulenze tecniche da Enti del Terzo Settore iscritti al Runts.

Quali attività rientrano nell’agevolazione?

Le attività finanziabili sono attività:

  • Produttive operanti nei settori dell’industria e dell’artigianato, nonché della trasformazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura, dalla pesca e dall’acquacoltura
  • Connesse alla fornitura di servizi a persone e a imprese
  • Operanti nel settore turistico
  • Relative al commercio
  • Libero-professionali (sia in forma individuale che societaria).

In altre parole, le uniche attività escluse sono le attività di produzione primaria nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

Resto al Sud 2.0: quali sono le spese ammissibili?

Per il bando Resto al Sud 2.0 sono ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edili relative a interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria (solo per lo strumento agevolativo “contributo per programmi di investimento” e nel limite del 50% delle spese ammesse)
  • macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni, comprese le licenze d’uso software, la progettazione e lo sviluppo di software applicativi, di piattaforme digitali e di app
  • immobilizzazioni immateriali, con particolare riferimento all’acquisizione di competenze finalizzate allo sviluppo di prodotti, servizi, processi ad alto contenuto tecnologico, alla progettazione e sviluppo di portali web a scopo promozionale e del visual o digital brand, alla ideazione e realizzazione di marchi e denominazioni
  • consulenze tecnico-specialistiche prestate da ETS (nel limite del 30% delle spese ammesse).

Mentre sono escluse dalle spese ammissibili le spese sostenute per l’acquisto di terreni, immobili, consulenze per la predisposizione della domanda, materie prime e semilavorati, personale e tutto ciò che non è espressamente citate tra le spese ammissibili.

Quando parte Resto al Sud 2.0?

Lo sportello per la compilazione e presentazione delle domande sarà aperto dalle ore 12:00 del giorno 15/10/2025.

La dotazione finanziaria ammonta ad € 356,4 milioni di euro.

Come presentare la domanda

Le domande possono essere inviate solo online, attraverso l’area personale di Invitalia, alla quale si accede mediante l’identità digitale (SPID, CNS, CIE). 

È inoltre richiesto il possesso di firma digitale e di posta elettronica certificata (PEC). 

In fase di registrazione dell’iniziativa economica a cura del titolare/legale rappresentante, è possibile scegliere gli eventuali delegati per la sola compilazione della domanda.

Per ulteriori informazioni e assistenza sulla presentazione della domanda è possibile contattarci al seguente indirizzo email:

info@studiomonticchio.it

Ti consiglio di leggere anche il nostro articolo sugli adeguati assetti organizzativi.

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