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Assicurazione Obbligatoria per le Imprese

by Gianmario Andriani
Assicurazione obbligatoria

Assicurazione Obbligatoria per le Imprese: Tutto Quello che Devi Sapere Entro il 31 Marzo 2025

L’assicurazione contro le calamità naturali diventa obbligatoria per tutte le imprese italiane entro il 31 marzo 2025.

Questo obbligo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 e confermato dal Decreto Milleproroghe, mira a garantire una maggiore protezione del tessuto produttivo nazionale dai danni causati da eventi catastrofali come terremoti, alluvioni, frane e inondazioni.

Quindi, in questo articolo vedremo:

Perché l’Assicurazione È Obbligatoria?

L’obbligatorietà di questa polizza assicurativa nasce dall’aumento della frequenza e dell’intensità delle calamità naturali che colpiscono il territorio italiano. L’obiettivo è garantire la continuità aziendale e ridurre il peso economico sui fondi pubblici destinati alla ricostruzione.

Chi Deve Stipulare l’Assicurazione?

L’obbligo riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia o con stabile organizzazione nel territorio nazionale, indipendentemente dalla loro dimensione. Sono incluse:

  • Società di capitali e di persone
  • Imprese individuali
  • Attività commerciali, industriali e artigianali.

Le aziende agricole, per ora, non rientrano tra i soggetti obbligati.

Cosa Copre la Polizza?

L’assicurazione obbligatoria deve coprire i danni a:

  • Beni immobili (fabbricati, stabilimenti, uffici)
  • Impianti e macchinari
  • Attrezzature industriali e commerciali.

Sono invece esclusi beni mobili come mobili da ufficio, automezzi, scaffalature e dotazioni informatiche.

L’articolo 1-bis specifica che l’oggetto della copertura assicurativa è riferito ai beni iscritti nello Stato patrimoniale a qualsiasi titolo impiegati per l’attività di impresa, con esclusione di quelli già assistiti da analoga copertura assicurativa.

La polizza deve prevedere un eventuale scoperto o franchigia non superiore al 15 per cento del danno e l’applicazione di premi proporzionali al rischio.

Quali Sono i Costi?

I costi variano a seconda della dimensione dell’impresa e del livello di rischio dell’area geografica in cui opera. In genere, i premi assicurativi si basano su:

  • Valore degli immobili e dei macchinari
  • Localizzazione dell’impresa
  • Storico dei danni da eventi naturali.

Cosa Rischiano le Imprese Inadempienti?

Le imprese che non stipulano la polizza entro il termine previsto rischiano:

  • L’esclusione dai contributi pubblici per la ricostruzione in caso di calamità
  • Penalizzazioni fiscali e operative
  • Potenziali sanzioni future, in attesa delle disposizioni attuative.

Come Scegliere la Polizza Giusta?

Vista l’obbligatorietà, è fondamentale confrontare le diverse offerte assicurative per trovare la polizza più adatta. Gli aspetti da valutare includono:

  • Copertura offerta
  • Massimali e franchigie
  • Costo del premio assicurativo
  • Condizioni specifiche sui risarcimenti.

Vantaggi dell’Assicurazione Obbligatoria

  • Protezione economica per le aziende
  • Maggiore sicurezza per i lavoratori
  • Minore dipendenza dagli aiuti statali post-calamità
  • Stabilità del sistema produttivo nazionale.

Conclusione

L’obbligo assicurativo rappresenta un passo importante per la sicurezza economica delle imprese italiane. Con la scadenza imminente del 31 marzo 2025, le aziende devono attivarsi subito per essere in regola e proteggersi dai rischi legati agli eventi catastrofali.

Il 27 marzo è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto attuativo che definisce le modalità operative ed altri aspetti della polizza.

In primo luogo, è stato definita la definizione di calamità:

  • Sismi
  • Alluvioni
  • Frane
  • Inondazioni
  • Esondazioni.

Inoltre, viene ribadito che i premi saranno proporzionali al rischio.

Infatti, saranno presi in considerazione diversi aspetti come il territorio dove opera l’impresa e la vulnerabilità dei beni oggetto della polizza.

E’ stato introdotto, inoltre, il concetto di “propensione al rischio” delle imprese.

Le imprese fisseranno il proprio limite di tolleranza, calcolato in base al fabbisogno di solvibilità delle stesse.

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