Una delle misure previste dal Decreto agosto è la così detta Decontribuzione sud 2020, una misura prevista per favorire la ripresa delle imprese del Mezzogiorno. In data 22 ottobre 2020 l’INPS ha rilasciato la circolare n.122 con la quale ha fornito le indicazioni operative che permetteranno di usufruire di questo importante mezzo messo a disposizione delle aziende.
Scarica qui la circolare INPS n.122 completa
Il Covid-19 ha messo in seria difficoltà il mondo del lavoro e delle imprese in Italiane, in particolar modo quelle del Sud d’Italia che sono sempre più in difficoltà. Per questi motivi il Governo ha messo a disposizione di quest’ultime la decontribuzione sud 2020, una misura volta a favorire la ripresa delle nostre imprese.
Il provvedimento del Decreto Agosto prevede un intervento immediato utilizzabile nell’ultimo trimestre del 2020 ed uno utilizzabile negli anni successivi.
Decontribuzione sud 2020: il provvedimento approvato dalla commissione europea
Il provvedimento in questione ha già ottenuto l’approvazione della commissione europea che lo ha ritenuto una misura idonea ad aiutare le imprese del sud a superare questo difficile momento.
In particolare la commissione ha stabilito i paletti di questa agevolazione, in particolare la decontribuzione non dovrà superare € 800.000 per tutti i settori ammessi meno che per le aziende attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura per le quali il limite è posto ad € 120.000.
Cosa prevede la decontribuzione sud 2020?
Come quanto riportato dalla circolare l’agevolazione prevede l’esonero dei datori di lavoro privati dal versamento dei contributi per una misura pari al 30% della contribuzione previdenziale dovuta.
Questa misura economica prevista dal decreto agosto è utilizzabile dall’1 ottobre 2020 al 31 dicembre 2020 per i rapporti di lavoro dipendente escludendo però il settore agricolo ed i rapporti di lavoro domestico.
Sono esclusi dall’agevolazione tutti i contributi INAIL.
Quali sono le regioni interessate?
Possono accedere alla decontribuzione sud 2020 tutti i datori di lavoro che operano nelle seguenti regioni:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna
Queste sono le regioni che potranno usufruire dello sgravio contributivo del 30% presentando un DURC in corso di validità e rispettando tutte le norme in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.
Consulta il sito INPS
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