Pagamenti elettronici e corrispettivi: dal 1° gennaio 2026 scatta l’integrazione obbligatoria tra POS e registratori telematici

Il provvedimento n. 424470 del 31 ottobre 2025 dell’Agenzia delle Entrate definisce modalità, termini e adempimenti tecnici per l’abbinamento dei dispositivi di pagamento con gli strumenti di certificazione fiscale.
Quindi, in questo articolo vedremo:
- Cosa prevede il nuovo provvedimento?
- Come fare il collegamento?
- A chi è rivolto l’obbligo?
- Cosa comporta per le imprese?
Obbligo collegamento Pos dal 2026: cosa prevede il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate?
Con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 424470 del 31 ottobre 2025 entra nel vivo una delle novità più significative introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024): la piena integrazione tra i sistemi di pagamento elettronico e gli strumenti di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi. L’obiettivo dichiarato dall’Amministrazione finanziaria è quello di garantire una tracciabilità completa e automatica tra il momento dell’incasso e la registrazione fiscale dell’operazione, eliminando disallineamenti e semplificando i controlli.
A partire dal 1° gennaio 2026, ogni esercente o professionista che accetti pagamenti con strumenti elettronici dovrà assicurare che il proprio terminale POS (o software equivalente) sia collegato allo strumento di certificazione dei corrispettivi, come il registratore telematico o la procedura web disponibile sul portale dell’Agenzia. Il collegamento dovrà essere effettuato attraverso un’apposita funzionalità disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”, dove sarà necessario inserire l’identificativo univoco di ciascun dispositivo e indicare l’unità locale presso la quale esso è utilizzato.
Ecco il pdf completo del provvedimento AdE:
Come effettuare il collegamento?
Provvedimento AdE
Il servizio telematico per l’effettuazione del collegamento sarà reso disponibile con un successivo avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate. Da quel momento decorreranno i termini previsti per l’adempimento: quarantacinque giorni per coloro che dispongono già di un contratto di convenzionamento attivo con l’operatore di servizi di pagamento, mentre per i nuovi contratti stipulati dopo il 31 gennaio 2026, il collegamento dovrà essere effettuato entro l’ultimo giorno lavorativo del secondo mese successivo alla data di effettiva disponibilità dello strumento di pagamento.
A chi è rivolto l’obbligo?
Il provvedimento chiarisce che l’obbligo riguarda tutti i soggetti tenuti alla memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri ai sensi del d.lgs. 127/2015, quindi non solo le attività commerciali al dettaglio, ma anche quelle di somministrazione, i professionisti che incassano tramite POS e i soggetti che utilizzano soluzioni software per la gestione delle vendite. L’integrazione deve avvenire anche nel caso in cui il contribuente utilizzi la procedura web dell’Agenzia, con modalità analoghe a quelle previste per i registratori telematici.
Dal punto di vista operativo, l’introduzione di questo obbligo comporta un’accurata attività di mappatura e aggiornamento dei sistemi aziendali. Ogni impresa dovrà infatti censire i propri dispositivi di pagamento elettronico, verificare la compatibilità tecnica con il registratore telematico e predisporre la registrazione dei dati all’interno dell’applicativo web. In alcuni casi potrebbe essere necessario un aggiornamento software o firmware dei dispositivi, o l’intervento del fornitore tecnico per garantire la corretta integrazione.
Un ulteriore aspetto di rilievo riguarda la possibilità di delegare l’operazione a un intermediario accreditato. Il provvedimento consente infatti che il collegamento sia eseguito anche tramite soggetti delegati nell’ambito del servizio “Accreditamento e censimento dispositivi”. Ciò potrà semplificare la gestione per le aziende con più punti vendita o per i professionisti assistiti da consulenti fiscali.
Comunicato stampa del 31/10/2025
Nel comunicato stampa del 31 ottobre 2025 l’Agenzia delle Entrate ribadisce che l’obbligo di collegamento tra strumenti di pagamento elettronico (terminali POS o equivalenti) e strumenti di certificazione dei corrispettivi (registratori telematici o procedura web) entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026 e fornisce le indicazioni operative per gli esercenti e i professionisti.
In particolare, non è previsto un collegamento fisico tra POS e registratore ma l’utilizzo di un servizio online dedicato: l’esercente, anche tramite delegato, potrà accedere alla propria “Area riservata” nel portale “Fatture e Corrispettivi” e associare la matricola del registratore telematico, già censita nell’Anagrafe Tributaria, ai dati identificativi dello strumento di pagamento elettronico di cui è titolare.
La procedura sarà agevolata: la piattaforma esporrà automaticamente l’elenco degli strumenti di pagamento segnalati all’Agenzia dagli operatori finanziari.
Infine, qualora la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi giornalieri avvenga via procedura web dell’Agenzia anziché tramite registratore telematico, il collegamento tra “strumento di pagamento” e “certificazione corrispettivi” potrà essere realizzato direttamente all’interno della medesima procedura web.
Ecco il link al comunicato stampa.
Cosa comporta per le imprese?
L’impatto per le imprese è duplice: da un lato, la misura impone un nuovo adempimento tecnico-amministrativo che richiederà tempo e coordinamento; dall’altro, introduce un importante passo avanti nella digitalizzazione dei processi fiscali e nella riduzione degli errori di trasmissione. Una volta a regime, l’abbinamento tra pagamento e registrazione permetterà di garantire maggiore coerenza tra flussi finanziari e fiscali, migliorando la trasparenza dei dati e riducendo il rischio di contestazioni.
In attesa di ulteriori chiarimenti da parte dell’Agenzia, appare consigliabile che gli esercenti si preparino con anticipo.
Pur non essendo ancora definite nel dettaglio le eventuali sanzioni per la mancata esecuzione del collegamento, è opportuno non attendere l’ultimo momento. Il rispetto delle tempistiche rappresenta infatti un indice di conformità che l’Agenzia potrebbe considerare in fase di controllo, soprattutto in relazione alla tracciabilità dei flussi di incasso.
Il provvedimento 424470/2025 segna dunque un nuovo capitolo nella strategia di digitalizzazione della fiscalità italiana. L’integrazione tra POS e registratori telematici diventa non solo un obbligo normativo, ma anche un’occasione per rivedere i processi amministrativi in chiave di efficienza e trasparenza. Le imprese che si muoveranno per tempo, adeguando i propri sistemi e coinvolgendo i partner tecnologici e fiscali, potranno affrontare il cambiamento senza traumi e con un vantaggio competitivo in termini di compliance.
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