Uscire dal proprio comune per fare la spesa si può, lo dice il Governo
Si può uscire dal proprio Comune? Dopo il Dpcm del 3 novembre sono state individuate 3 aree:
- gialla
- arancione
- rossa
Soprattutto per queste ultime due aree sono previste gravi restrizioni per contenere il numero di contagi da Covid-19 in queste zone ad alto, o massimo, rischio di contagio.
Ad esempio vige , per le zone arancioni e rosse, il divieto di uscire dal proprio Comune se non per comprovate esigenze di salute o lavorative.
Tuttavia, il Governo ha recentemente suggerito un’altra motivazione valida per poter raggiungere Comuni confinanti con il proprio, vediamo quale.
Quindi si può uscire dal proprio Comune solo per motivi di lavoro e di salute?
No, il Governo ha recentemente chiarito con una FAQ, pubblicato sul portale ufficile, che è possibile effettuare lo spostamento verso un Comune contiguo anche per fare la spesa.
Infatti, come si legge nella FAQ, fare la spesa è sempre una giustificazione per gli spostamenti.
Pertanto è possibile uscire dal proprio Comune per fare la spesa in un Comune limitrofo.
Quindi vediamo i casi in cui si può giustificare l’uscita verso un Comune vicino:
- è possibile qualora il Comune in cui si abita non dispone di punti vendita,
- è possibile nel caso in cui un Comune limitrofo abbia una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze.
Per questo tipo di spostamento serve l’autocertificazione?
Si, anche se espressamente concesso dal Governo, è comunque necessario autocertificare lo spostamento verso un Comune diverso dal proprio.
Puoi scaricare il modello dell’autodichiarazione in pdf qui:
Se il motivo per il quale si deve uscire dal proprio Comune è quello sopracitato, occorrerà dichiarare che lo spostamento è determinato da:
- altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.